venerdì 24 giugno 2011

L'appetito vien mangiando.


Rieccomi qui, di ritorno dall'ultimo viaggio vacanziero, che, alla caccia di un po' di refrigerio in questa estate già arrogantemente afosa, mi ha spinto fino in Svezia e, per essere precisi, nella sua capitale, Stoccolma. Fortunatamente la ricerca della mucciniana Felicità nella freschezza non era, chiaramente, il motivo principale della visita, ma solo un gradito accessorio, considerato che scesi dall'aereo abbiamo trovato ad attenderci un termometro che ostentava 28 gradi centigradi! Aldilà di questo piccolo ed innocuo imprevisto, devo dire che la città ha saputo affascinare con le sue particolarità, quali l'essere costruita su quattordici isole e quindi continuamente accompagnata ed "invasa" dall'acqua ed una pulizia generale impensabile per noi "del sud". Caratteristica invidiabile, inoltre, una quantità di musei davvero elevata, che spaziava da quelli storici a gallerie d'arte antica o moderna, a varianti tecniche, musicali o faunistiche, fino ad arrivare a quello che forse per me è stato più spettacolare, ovvero un padiglione contenente un enorme veliero originale del XVII secolo ripescato dalle profondità marine.
Ecco, l'unica nota dolente, nonchè ispirazione per il titolo del post, è stato il fatto che, dopo aver assaggiato (o meglio riassaggiato) l'esperienza di viaggi extraeuropei, destinazioni del genere iniziano ad andare un po' strette (maledetta New York e la tua meravigliosa opulenza).
Risulta, infatti, difficile, all'ingresso nei succitati musei, impedire al cervello di scappare a ripescare il ricordo di luoghi simili, il cui paragone appare impietoso ed impossibile, così come, osservando l'archiettura della città, pur con il suo alternarsi di svariati stili, è facile assimilarla ad una o talvolta ad un'altra città europea già visitata, rischiando di creare un fastidioso (e senza dubbio erroneo) effetto di "già visto".
Per questi motivi, pur avendo gradito molto il viaggio, il mio progetto è di riuscire a muovermi oltre nelle prossime uscite, per poter ammirare qualcuna di quelle altre meraviglie che il mondo tiene in serbo per noi.
Non è un mistero che Tokio sia al momento in cima alle preferenze, e che abbia già dovuto subire un rinvio a causa delle recenti tragedie che l'hanno investita, ma sono certo che vi siano innumerevoli altri luoghi meritevoli di una vista.
Il mondo è piccolo, dicono.
Vero.
Ma di certo non quando lo devi visitare.

Nessun commento: