mercoledì 26 novembre 2008

...alla prima luce del quinto giorno. All'alba, guarda ad est.

Lo so, inizio a diventare noioso con queste citazioni dal signore degli anelli però è così che mi sento oggi.

Fiducioso. Speranzoso. E in qualche modo soddisfatto.

Che quella luce le spazza davvero le tenebre.
Che la battaglia non è vinta finchè non è finita.
Che chi non si arrende viene sempre ripagato.
E allora godiamoceli questi aiuti inaspettati, questi momenti lieti, questi tratti di felicità finchè ci sono.

Certo che però...è proprio accecante.
E così bella.


Soundtrack (non molto a tema):

venerdì 21 novembre 2008

Riflessioni a casaccio

Una settimana e nemmeno un aggiornamento? Non è da me.
Per fortuna o sfortuna (devo ancora capirlo) non è certo la prima cosa "non da me" che faccio in questi giorni.
E' certo che sto cambiando.
Ma l'identità verso cui sto andando sarà migliore di quella di prima?
O, cosa ben più importante, mi piacerà di più?
Come diceva il saggio "Lo scopriremo solo vivendo"...

Nel frattempo lasciamoci cullare da questa canzone che mi sta facendo da colonna sonora in queste fredde giornate semi-invernali.

venerdì 14 novembre 2008

Sulle orme di Legolas


Oggi, per l'ennesima volta, l'ho capito.


Non è complicato ideare un piano.

Non è difficile seguirlo fedelmente fino alla fine.


La difficoltà, quella vera, sta nell'accettare il fatto che il piano possa fallire.


Lo diceva Machiavelli.

L'arciere che vuole centrare un bersaglio distante deve mirare molto più in alto.


Ma non è questo il problema.

Il dramma viene quando allunghi la mano verso la faretra e ti accorgi di non sentire nessuna freccia.


E ti senti svuotato, impotente, vinto, rassegnato e depresso.


Ma il vero arciere, quello di cui narreranno le leggende, lo sa.

Che prima o poi la faretra si riempie di nuovo.

Che le frecce voleranno a centrare altri bersagli.

Che il tiro più difficile del mondo,

quello contro la voglia di mollare,

si scocca solo a faretra vuota.


E che la freccia più importante non la esauriremo mai.


Tirate!

domenica 9 novembre 2008

Riequilibrio del karma



Oggi è tutto sommato una bella giornata, ieri ho passato una serata davvero divertente e, in linea di massima, devo dire che ho un sacco di buoni motivi per essere felice di come mi sta andando la vita adesso.

Trincerato nel mio cauto pessimismo mi godo questo momento, finchè dura e trovo giusto, per controbilanciare la fastidiosa euforia che sto sprigionando, proporre una delle poesie più tristi che abbia mai scritto (ma perchè, ce ne sono di allegre?), preparandoci a questa continua lotta che è la vita.


Ma sempre a testa alta, mi raccomando!


Re di carta


Posso ingannare tutti.
Ma non la mia anima.
Posso provarci, ad illudermi
e convincermi,
ma non funzionerà.
Sto regnando da un castello di carte
In attesa del sospiro più forte.
E sarò di nuovo solo.
A terra.
Tra le macerie.
Con un orgoglio ferito da risaldare.
Il premio vale la sofferenza?
Una fugace speranza di libertà,
un’inarrivabile destinazione,
valgono una vita spezzata?
Forse è ora che mi volti,
che la smetta di fuggire
e con i polsi uniti dimostri la mia resa.
“Solo” è un posto in cui non voglio più stare,
se c’è una pena da affrontare
la sconterò con il sorriso sulle labbra.
In fondo
Ho vissuto davvero.

venerdì 7 novembre 2008

Gli insegnamenti del professore

Ce ne sono così tanti.

Ce ne ha lasciati già così tanti questo professore.

Ma quelli contenuti in questa sono così importanti che mi sono sentito in dovere di riportarla.

A volte non mi rendo conto di quanto sia una fortuna essere contemporanei di gente del genere.


mercoledì 5 novembre 2008

Staring at the sun



"L'uomo è per natura un inguaribile ottimista, basti pensare al fatto che pur vedendo il sole sparire all'orrizonte ogni sera, la mattina dopo si affaccerà verso est con la convinzione di vederlo nuovamente brillare in cielo."

Per quanto mi senta un po' a disagio (bugia, lo adoro) a citare miei stessi estratti devo dire che questo calza a pennello con l'argomento di oggi, il sole.

Erano giorni che pioveva.

Giorni grigi, ovattati, rallentati, intristiti da uno scrosciare continuo che assieme ai colori pareva portare via la voglia di fare qualsiasi cosa.

Poi basta una giornata di sole come questa.

E ti accorgi che l'autunno è la stagione dai colori più belli, che c'è una temperatura estremamente vivibile e che, sì, vale proprio la pena di andare fuori e fare tutte quelle cose che hai rinviato per giorni.

Ammetto che in alcuni momenti considero la pioggia l'unica cornice, la sola coreografia possibile per particolari situazioni della mia vita ed arrivo a trovarla bellissima e poetica.

Ma per tutti gli altri...

Grazie amico sole.
Senza quella luce che colora e riscalda sarebbe tutto molto più difficile.

(per non parlare delle difficolta nel proliferare della vita sul pianeta...)

lunedì 3 novembre 2008

Limite a 90


Finalmente ferie, quindi tempo per un po' di riflessioni e conseguenti deliri.
Sempre più spesso analizzando i comportamenti delle altre persone (e in alcuni casi miei) mi rendo conto che il movente che determina la maggior parte delle scelte non è, come magari ci potrebbe aspettare, la razionalità che cerca la cosa migliore o la voglia di abbandonarsi ai propri desideri, ma il più delle volte si tratta di pura e semplice paura.
La paura di restare soli, la paura di fare un errore troppo grosso, la paura di perdere una persona cara.
Troppe volte, a mio avviso, siamo condizionati da questo sentimento, che ci costringe a scartare strade che magari avremmo desiderato di più, ma nelle quali c'è un grosso rischio di perdere tutto.
Anche a me capita, non lo nego, di trovarmi a volte intrappolato in questa trappola del pensiero, eppure cerco di accorgermene ed uscirne, non sempre riuscendoci.
Perchè, per quanto retorico possa sembrare, credo che la vita sia una sola e credo che sia solo la soddisfazione dei nostri desideri che ci può avvicinare alla felicità, per cui allontanarsene solo per timore di correre qualche rischio non mi pare la scelta giusta, o, perlomeno, non è il modo in cui voglio vivere io.
Per cui il mio umile consiglio di oggi è questo: Cerchiamo tutti quanti di prenderci qualche rischio in più, di non aver paura delle scelte difficili. Se anche vincessimo una sola volta in più di quelle che perderemo, di certo ne sarà valsa la pena.