martedì 7 luglio 2009

Linea dritta o bivi?


"Vlad aveva ragione. Non c'era scelta.
Niente, la vita è come una linea dritta.
L'illusione arriva di seguito quando ti chiedi: "Perchè Io?","E se magari..."
Quando ti guardi alle spalle e rivedi le scelte che non hai fatto
come fossero i rami di un bonsai sfrondato o di un fulmine biforcuto.
Ma se tu avessi fatto una sola scelta diversa adesso non saresti lo stesso tu, sarebbe qualcun'altro a guardarsi indietro e a porsi domande di tutt'altro tipo."

Mi ha sempre fatto riflettere questa esternazione di quel geniale personaggio noir che è Max payne e devo dire che, rispetto a molte altre perle uscite dalla bocca virtuale del mio Max preferito (sorry Pezzali e Gazzè), non la condivido.
Io credo, invece, che la vita ci metta di fronte a persino più bivi di quelli di cui ci rendiamo conto. Credo che anche se apparentemente non sembra ogni decisione presa, in qualsiasi momento di una normale giornata, possa in realtà cambiare drasticamente il futuro e che ,il più delle volte, le conseguenze delle nostre azioni non siano prevedibili nè calcolabili fino in fondo.
La cosa su cui, invece, concordo con il caro amico è l'inutilità di porsi domande su ipotetici futuri (o presenti) alternativi. Considerato il numero incalcolabile di scelte (anche banali) che compiamo nell'arco della nostra vita è inevitabile che qualcuna di esse si riveli alla fine sbagliata, l'importante è, per dire un'ovvietà, porre rimedio agli errori quando possibile e farne tesoro per evitare di ripeterli.
E poi se per la teoria del caos un battito d'ali di una farfalla influenza tornadi a migliaia di chilometri di distanza, chi può davvero dire che le ripercussioni di una scelta che ora ci appaiono sbagliate non siano i mattoncini per costruire un futuro radioso?

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