giovedì 16 ottobre 2008

Thank you for not hurting me

Mi sorprendo sempre di fronte a certe cose.
Ieri giocavo a calcetto, la prima di campionato e ormai ho imparato a mie spese che ogni volta che si entra in campo è una guerra, ognuno pensa solo all'obiettivo finale e ogni mezzo è lecito, il che non è una cosa sbagliata, semplicemente bisogna entrare nell'ordine delle idee e comportarsi di conseguenza.
Quello che invece a volte mi stupisce è il fair play di certi giocatori.
Io sono portiere e ieri mi è capitato di trovarmi nella classica situazione in cui un pallone arriva in qualche modo nella tua area e si prova ad arrivare su di esso prima che l'attaccante lo scarichi con tutta la sua forza in rete. In questo caso l'attaccante aveva già caricato il tiro ed io, come al solito mi sono buttato in direzione della palla senza pensare alle conseguenze, cercando solo di mettere più corpo possibile tra la porta che cercavo di difendere e quella sfera maledetta che non deve entrarci.
Quello che in quei momenti non vedi è il fatto che le tue dita e la tua faccia arrivano a pochi centimentri dalla palla, pronte ad incontrarla da vicino se va bene o a subire il calcio dell'avversario nel caso peggiore.
Lui poteva tirare, forse addirittura doveva tirare, era quello che il suo ruolo in quel momento gli richiedeva.
Un qualsiasi impatto con la palla voleva praticamente dire segnare un gol, più forte era il tiro più alte le possibilità.
Ma non l'ha fatto.
Invece ha tirato indietro la gamba e quando sono ricaduto con la palla in mano mi ha dato una amichevole pacca sulla spalla.
Io non ho idea di chi fosse quella persona, non l'avevo mai visto prima e forse non lo rivedrò mai più, ma solo con questo gesto si è conquistato un posto nelle persone meritevoli di un post.
Tra l'altro, per dimostrare, se ce ne fosse ancora bisogno, l'assurdita della vita poche azioni dopo il giocatore in questione è stato colpito dal gomito del sottoscritto in modo del tutto casuale durante una mia presa alta, restando a terra per almeno 5 minuti.
Ironico no?
Nel peggiore dei significati possibili.

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