martedì 16 settembre 2008

Io io io, mio mio mio

Davvero poco tempo oggi, ma non me la sento di lasciare la mia "creatura" senza aggiornamenti, per cui quale momento migliore per ripescare qualcosa dal mio passato e lasciarlo qui a titolo autoreferenziale (una delle mie specialità...)

La poesia si intitola (con assai poca fantasia)

Scelta

E’ un insieme di cose apparentemente senza senso,
marcare i confini per poi oltrepassarli,
cercare disperatamente la verità e non crederci
e abbandonare tutto quando ne avresti più bisogno.
Ma è così che accade.
Lo sguardo perso su una strada dalle infinite diramazioni
I muscoli delle gambe paralizzati dalla paura
E un respiro che non riesce mai a riempire i polmoni.
Poi arriva.
Come un guizzo, colpisce furtiva,
disperde la paura e rilassa i muscoli contratti.
Riapri gli occhi è c’è una sola via,
tortuosa certo
e non ne vedi la fine,
ma già dal primo passo ti abbraccia un calore familiare.
La consapevolezza ti ha scelto,
ora è tutto chiaro,

sai cosa devi fare
e non hai alcuna paura di farlo.
Rispetta solo, ti prego, quell’unica regola indetta
Qualunque cosa accada non voltarti mai indietro.

2 commenti:

Stex ha detto...

Bella… mi ha messo addosso quel pizzico di malinconia che ci sta… come quando ascolti una canzone degli 883.

Nardo ha detto...

E pensa che ne ho scartate alcune perchè come "prima uscita" mi parevano troppo deprimenti :)
Grazie comunque (anche se non so se il confronto con il buon max pezzali fosse un complimento...)