martedì 30 settembre 2008

Stillicidio

Già, la tortura della goccia.
O, metaforicamente, il motivo per cui vi sottopongo le mie poesie una alla volta, centellinando la vostra sofferenza in una lenta, lenta agonia...

Come? Dite che basta non leggerle?

Se ce la fate siete più bravi di me, io concordo con il grande Wilde quando diceva

"Riesco a resistere a tutto, fuorché alle tentazioni."

Ma bando alle ciance.

Completezza

E’ come abbattere un muro per trovare una muraglia
Questa vita
Altalenanze incerte che si susseguono feroci,
lacrime che non fanno in tempo a cadere,
ma diventano l’acqua quando ne hai bisogno.
Hai paura della luce perché rivela le risposte.
Hai timore delle tenebre perché non sai dove ti dirigi.
E tutto ruota vorticosamente attorno e sei ancora lì
Intrappolato dalla tua libertà
Che ti accusi, ti condanni e ti grazi
Nel tempo di un battito di ciglia
Ferma tutto.
Immobilizza il tempo,
congela tutto quello che ti sta intorno
e rifletti.
Non è lì fuori che troverai te stesso
E per quanto incredibile non ne troverai uno solo
Scegli quello con cui ti senti a tuo agio
E distruggi gli altri ignorando le loro suppliche.
Ti costerà caro certo.
Ma sarai di nuovo unico e completo.
Non è questo che desideri?

1 commento:

Stex ha detto...

Eeeeeeeeeeee qui mi sa che mi hai letto nel pensiero... hai colto in pieno, con questa, quello che mi passava per la testa quest'oggi.

Quante volte ti devo dire di non usare i tuoi poteri sugli amici... eh? :P